I Wanna Build The Gate è stato il progetto rage game che ha dato la svolta alla mia creazione di videogame con RPG Maker, che mi ha trasformato da un creatore di giochi amatoriali a… beh, sempre a un creatore di giochi amatoriali, ma uno che cerca di creare un prodotto “serio” e ben caratterizzato.
Anche se non si può proprio definire questo gioco “serio”. Anzi, direi che è l’esatto contrario: una serie di eventi demenziali che portano ulteriori personaggi demenziali a compiere un’avventura piena di ostacoli ingiusti e ingannevoli.
Storia
Il protagonista della storia è Fazey, il più famoso costruttore di portoni del mondo, che deve superare varie prove e peripezie per fermare il piano dell’antagonista del gioco: Antosio!
Cosa vuole fare Antosio per richiedere l’urgente intervento di un abile costruttore? Semplicemente… non sopporta i portoni, e vuole distruggerli: l’unico requisito necessario per far partire Fazey è la sua insana adorazioni di questi portoni.
Assieme a lui si unirà Amilfa, una stramba ragazza avvolta nel mistero, ma che non verrà mai spiegato. Alla fine diventerà un personaggio importante per tutti i giochi successivi dato che da allora ha fatto sempre un suo cameo, ed in seguito vere e proprie apparizioni, che ha legato incontrovertibilmente gli universi di tutti i miei giochi.
Gameplay
Come è stato fatto intuire poco sopra il gameplay è quello di un rage game trial and error, con nemici ed oggetti che spuntano dal nulla per uccidere il giocatore, o nel migliore dei casi che si muovono avanti ed indietro come ostacoli da evitare.
Il gameplay varia con il progredire del gioco, dividendolo in capitoli:
- Radura inizio: Fase con libera esplorazione, dove il giocatore deve cercare oggetti ed interagire con le persone per proseguire
- IWBTG Zone: Zona lineare citazione a “I Wanna Build The Gate”.
- Radura Horror: I troll vengono improvvisamente interrotti, per entrare in un gameplay di indagine di luoghi bui e tetri, evitando di essere catturati da una inquietante presenza.
- Troll face city: I troll tornano con ancora più prepotenza, ritornando alla fase di esplorazione del primo capitolo
Il motivo di questa diversità di ambientazioni e di gameplay, è dato dalla sua ideazione estremamente legata ad una specifica persona e temi ed essa collegata, come raccontato nel video della storia di I Wanna Build The Gate.